La felicità in una goccia d’olio… naturalmente extravergine!
Questa storia, lo scrittore Paulo Coelho, dice di averla sentita mentre andava in auto. E’ diventata una scena importante di un suo famoso libro ‘L’Alchimista’.
E’ un esempio di come nella nostra vita siamo sempre alla ricerca dell’equilibrio tra il rigore e la compassione. Ci sembra di vivere due vite contemporaneamente. In una siamo costretti a fare ciò che non vogliamo, a lottare per ideali ai quali non crediamo. Ma c’è un’altra vita, che scopriamo nei sogni, nelle letture e negli incontri con persone speciali.
Ma la vita è una sola: è importante che i sogni entrino a far parte della vita quotidiana e che il rigore e la disciplina aiutino a far raggiungere i sogni … il segreto della felicità è nel raggiungere l’equilibrio fra Rigore e Misericordia, come dimostra questa antica leggenda.
Un mercante inviò suo figlio a imparare il Segreto della Felicità dal piú saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo camminò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un bel castello, in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava.
Invece di incontrare un sant’uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala e vide un’attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, persone che chiacchieravano in tutti gli angoli, una piccola orchestra che suonava dolci melodie; e poi c’era una ricca tavola imbandita con i piú deliziosi piatti di quella regione del mondo.
Il Saggio conversava con tutti, e il ragazzo dovette aspettare due ore perché arrivasse il suo turno di essere ricevuto.
Con molta pazienza, il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita del ragazzo, ma gli disse che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il Segreto della Felicità.
Gli suggerí di fare una passeggiata nel suo palazzo e di tornare dopo due ore.
– Però desidero chiederti un favore – concluse, consegnando al ragazzo un cucchiaino da té, nel quale versò due gocce di olio. – Mentre camminerai, porta questo cucchiaino senza versare l’olio.
Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, tenendo sempre gli occhi fissi sul cucchiaino. Trascorse le due ore, tornò al cospetto del Saggio.
– Allora – domandò il Saggio – hai visto gli arazzi di Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto il giardino che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto nulla. La sua unica preoccupazione era non rovesciare le gocce di olio che il Saggio gli aveva affidato.
– Allora torna indietro e conosci le meraviglie del mio mondo – disse il Saggio. – Non puoi confidare in un uomo se non conosci la sua casa.
Adesso piú tranquillo, il ragazzo prese il cucchiaino e tornò a passeggiare per il palazzo, questa volta prestando attenzione a tutte le opere d’arte che pendevano dal soffitto e dalle pareti. Ammirò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d’arte era collocata al giusto posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferí dettagliatamente tutto ciò che aveva visto.
– Ma dove sono le due gocce di olio che ti ho affidato? – domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si rese conto che le aveva versate.
– Ebbene, questo è l’unico consiglio che ho da darti – disse il piú Saggio dei Saggi. – Il segreto della felicità sta nel guardare tutte le meraviglie del mondo e non dimenticarsi mai delle due gocce di olio nel cucchiaino.
Auguri di un Felice Natale da Saltapoggio!!!